E’ stato un teologo al servizio della chiesa. Ammirava i Riformatori non solo per il contenuto del loro messaggio, ma per come lo avevano trasmesso alle persone.
Li amava definire: “Teologi di battaglia”. Molti hanno ascoltato per la prima volta i cinque solismi della Riforma attraverso l’insegnamento di R.C. Sproul.
Quando esponeva Martin Lutero, era come se lo avesse frequentato nel XVI secolo. La sua dedizione alla sola Scriptura lo aveva spinto a giocare un ruolo chiave nella stesura e promozione della Dichiarazione di Chicago sull’Inerranza Biblica del 1978, assumendo poi la presidenza del Comitato Internazionale sull’Inerranza Biblica. La sua dedizione alla sola fide, la giustificazione per sola fede, lo aveva portato a una forte presa di posizione contro Evangelici e Cattolici Insieme del 1994, le Nuove Prospettive sull’apostolo Paolo e l’orientamento della Visione Federale.
Come i Riformatori, R.C. prendeva posizioni nette a difesa delle dottrine essenziali e centrali del cristianesimo ortodosso storico. Difendeva l’autorità della Parola di Dio e del Vangelo. Il suo insegnamento è stato questo: “Dio è santo, e noi no”. In mezzo c’è il Dio-uomo, Gesù Cristo, la sua opera compiuta di ubbidienza e la sua morte espiatrice alla croce. Questo è stato il messaggio e il lascito di
R.C. Sproul
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