Le esposizioni bibliche di Calvino non hanno mai cessato di essere in stampa e sono disponibili in molte lingue, perché la chiesa ha giudicato che egli è sostanzialmente riuscito a produrre commentari in base ai sue principi esegetici più importanti: la lucida brevità e l’attenzione al pensiero dello scrittore sacro.
Chiunque legga un commentario di Calvino rimane colpito dalla chiarezza e dall’immediatezza della spiegazione. Il suo stile è diretto, accessibile e agevole. Anche quando il pensiero è complesso, il commento è semplice. Difatti, egli era dotato di notevoli capacità naturali, le quali erano state affinate dalla sua formazione umanista che gli insegnò a saper ordinare il proprio pensiero in modo da persuadere. Inoltre, Calvino attinse alle migliori risorse disponibili ai suoi giorni per giungere a spiegare il pensiero di un certo scrittore sacro. Egli inseriva il brano che stava considerando nel suo contesto storico, cercava di spiegare accuratamente il significato dei termini ebraici o greci, e stava attento a questioni geografiche, lessicali e storiche. La sua sensibilità retorica lo induceva a badare allo sviluppo generale del discorso, prestando al tempo stesso la dovuta attenzione alle varie parti che lo componevano: sezioni, paragrafi, frasi e singole parole.
Oltre a ciò, cercava di impressionare l’animo del lettore secondo l’intenzione dello scrittore. Rispetto alla narrativa della Genesi, Calvino dimostra di possedere una notevole sensibilità per il movimento drammatico della trama, la quale giunge in diverse occasioni ad un culmine.
[…] non c’è un altro commentario che, come quello di Calvino, colga il significato della Scrittura in modo spontaneo, vero e con semplicità, esprimendosi con una prosa breve e chiara al fine di identificare il punto principale della “mente” dello scrittore per trarre una dottrina solida e atta a indicare il sentiero della vera pietà.
Calvino ebbe la sapienza di soffermarsi sulle grandi verità evangeliche e sulle domande di fondo relative all’esistenza umana. Egli sapeva come, in ogni epoca, la mente pensa e il cuore sente. Difatti, mentre leggiamo i suoi commenti ci ritroviamo a ragionare con lui essendo persuasi dalle sue spiegazioni, oppure rimaniamo senza parole dinanzi ad un pensiero profondo che ci ha toccati nei sentimenti.
[…] Nell’ambito delle applicazioni pastorali, Calvino è molto stimolante e offre molti spunti sui modi in cui i conduttori di chiesa possono affrontare varie situazioni alla luce della dottrina e dell’etica bibliche.
[…] La passione per l’unità tra dottrina e pratica distingue l’esegesi di Calvino da quella allegorica che lo ha preceduto e da quella storico-critica che lo ha seguito.
Daniel M Doriani, dall'Introduzioine all'edizione italiana
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